Per voi... Lover unbound
V. come Vishious. Vizioso, sadico, sessualmente pervertito.V come viscerale, violento. V come Vampiro.
Alla quinta uscita della serie della Black Dagger Brothehood, J.R. Ward ci regala un volume memorabile. Confesso che non avevo amato particolarmente la storia di Butch e Marissa e mi sono accostata al Lover Unbound con un filo di scetticismo. La solita saga che deraglia verso il trito e il ritrito, mi sono detta. L'ho acquistato per continuità, non avevo nemmeno voglia di leggerlo in tempi brevi. E invece... letto in cinque ore. Filate.
Parliamo dello stile, innanzi tutto: La Ward è impagabile. Periodi secchi, puliti, uso disinvolto del punto, frasi spezzate e ad effetto. In una parola, favoloso. In questo romanzo, ciò risalta maggiormente grazie a un'ironia maggiore, un taglio sarcastico che rappresenta il sostrato ideale per definire Vishious e Jane.
V è, prima di ogni cosa, un vampiro. In lui si trovano, forse in modo più spiccato rispetto agli altri, i tratti salienti del vampiro della tradizione: crudeltà, efferatezza, disincanto. Ma l'Autrice è stata bravissima nel costruire un background credibile per questo essere, descrivendo la sua infanzia e la sua giovinezza trascorsi in mezzo a stenti e crudeltà.
Un altro tratto distintivo di questo volume è Jane, la dottoressa di cui V si innamora. Le donne della Ward sono sempre molto forti, molto... energiche. Ma Jane, un po' come Mary, mantiene la sua umanità. Lei è, prima di tutto, un medico e lo è fino al midollo.
Le scene "ospedaliere" fanno molto E.R. ma non sono sgradevoli, anzi. E lo stesso posso dire degli accenni al sesso "estremo" che V. pratica: temevo potesse scivolare nel morboso ma la Ward è stata brava a non crogiolarsi in passaggi che avrebbero potuto risultare fastidiose o disturbanti. Nulla di tutto questo: si immagina senza vedere; d'altra parte le scene di sesso sono quelle a marchio Ward: sensuali ed esplicite.
Un aspetto che farà sicuramente contente le fans del paranormal romance è che sono quasi assenti le scene di lotta con i Lesser o le descrizioni degli incontri con Omega. Personalmente non le trovo fastidiose ma so che molte lettrici non le gradiscono... per cui state tranquille: lesser ai minimi storici. Ai minimi storic anche le descrizioni di abiti e veicoli cui l'autrice ci ha abituato. Compaiono a malapena l'Escalade e un'Audi. Whiskey e fumo come se piovesse... e cioccolata calda, un cibo insolito ma perfetto per questo romanzo.
Infine le "storie parallele": John Matthew e Phury. Devo dire che a quest'ultimo si legano le perplessità di questo volume: il calmo, gentleman Phury mostra pericolosi segni di sbarellamento che mi sono sembrati un po' troppo repentini. Dovrò rileggere la storia di Z? Probabile.
E Jonh Matthew. Il ragazzo mi piace. Un sacco. Il suo passato è avvolto nel mistero... ma ha davvero un passato, il ragazzo? o è qualcosa di più di un figlio sconosciuto di Darius? Nel libro sono seminati indizi che hanno rafforzato la mia convinzione, che non esplicito in questa sede...
Infine la Vergine Scriba. Per la prima volta, questa specie di Turandot dei vampiri mostra un lato sentimentale, e ho apprezzato il colpo di scena della Ward, con cui leva V e la divinità. certo, la scena è un po' veloce ma va bene così.
In una parola: leggetelo! E' uno dei migliori libri della Ward e merita davvero tanto!
Alla prossima :-)