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lunedì 31 gennaio 2011

Behind the scenes: Marco Piva di Corpi Freddi

Bentornati a Moray Place, carissimi amici! Oggi è una giornata fredda, spira un bel venticello fresco dal nord, e stare al calduccio per una buona chiacchierata su libri e autori è proprio l'ideale. Oggi è venuto a trovarci Marco Piva di Corpi freddi, un blog gestito a più mani che si occupa prevalentemente di gialli e noir. Inutile dire che sono una grande fan di questo piccolo gioiello, un blog curatissimo sia nell'estetica che nei contenuti. Se non lo conoscete, andate pure a dare un'occhiata: troverete interviste e recensioni interessantissime, schede di lettura complete in ogni dettaglio e blogger di altissimo livello. Davvero, Corpi Freddi è un vero e proprio must per coloro i quali vogliono trovare un bel giallo da leggere. La panoramica offerta è di alto livello e davvero, il lettore non farà fatica a trovare la "sfumatura di nero" più adatta a sé. 


Ciao Marco e benvenuto qui a Moray Place. Innanzi tutto parlaci un po' di te... o passiamo subito al beveraggio? Alcolici (in puro stile detective Marlowe) o qualcosa di più salutista?
Assolutamente salutista. Mens sana in corpore sano. Per fare in modo, almeno a livello fisico, di diventare "freddo" il più tardi possibile ^__^ 

Occcheiii, niente whiskey delle Ebridi. UN bel thè caldo, che ci sta sempre bene, allora.
Dunque: sei blogger, critico letterario, giornalista... qual è l'attività che preferisci?
Nessuno di questi tre paroloni. Mi ritengo "lettore consapevole". L'amore e la passione per la lettura è stata la mia palestra formativa.

Come nasce Corpi freddi? E' blog interessantissimo e molto seguito, che si avvale dell'apporto di numerosi collaboratori. Avete delle linee guida o " suonate a orecchio"?
 Corpi freddi nasce da un gruppo di amici speciali che hanno deciso di condividere insieme questa grande passione verso la narrativa di genere. Siamo un team di lavoro molto legato e affiatato, questa unione e questo spirito d'intenti è la nostra forza. Crediamo in una critica disinteressata e appassionata, forse meno di forma ma senz'altro più di cuore. E credo sia questo il motivo della nostra progressiva affermazione.

Marco Piva lettore. Senza peli sulla lingua: il tuo giallista preferito? E quello che proprio..."nun te regge cchiù" ?
Il mio scrittore preferito, in assoluto, è Michael Connelly, (nella foto in basso) per la sua capacità di rendere profonde e credibili storie di fantasia. Tra gli scrittori italiani non posso dimenticare il napoletano Maurizio De Giovanni, una voce nuova e diversa nella narrativa poliziesca. Un talento straordinario. Scrittori che non mi piacciono? Tanti, putroppo escono tantissime cose mediocri. Una scrittrice che mi fa venire l'orticaria è P.D. James. Pur amando i mystery di stampo classico, trovo le sue storie noiose e fredde. Ricordo poi una sua intervista a Mantova nella quale criticava, in maniera feroce, Agatha Christie, scansando in maniera secca il giornalista che la paragonava a lei, a livello d'influenze. Non mi piace chi sputa nel piatto dove ha sempre mangiato.

Non si vive di solo giallo: quali sono i tuoi libri preferiti, al di là del noir? 
Adoro i romanzi storici e di avventura. Impossibile dimenticare la saga dell'antica Roma di Colleen McCullough. Porto nel cuore pure diversi romanzi in cui si parla del tragico tema dell'Olocausto: "Il bambino con il pigiama a righe" di John Boyne, "Se questo è un uomo" di P.Levi, ecc.

Il giallo per molto tempo è stato un genere guardato con sospetto da parte della critica letteraria "alta". Poi è arrivato Il silenzio degli innocenti e di colpo si è scoperto che il giallo vende e che può essere di grande qualità. "Che aria tira", dopo quasi vent'anni? Il noir ha una sua dignità in Italia?
Oggi chi considera il giallo come narrativa di serie B non capisce nulla. Ormai la critica ottusa in questo senso mi sa tanto di vecchio trombone che viaggia con il paraocchi. Personalmente ho molta fiducia nel futuro della narrativa di genere, grazie soprattutto al suo linguaggio di riuscire ad arrivare alle masse. Credo molto nella sua capacità di veicolare messaggi di denuncia sociale. Il noir italiano ha una sua dignità nel momento in cui documenta la sua realtà e non scimmiotta le proposte che tirano a livello commerciale. 

Parlaci della tua esperienza nell'ambito dei premi letterari. In molti li guardano con sospetto, se non addirittura con avversione ? Qual è il tuo parere?
Domanda molto pericolosa. Esperienze molto recenti vissute "sulla mia pelle", mi hanno fatto rimanere con l'amaro in bocca. Ma forse la colpa è mia che vivo queste cose in maniera molto ingenua e sognatrice. Per me la lettura rimane palpitazioni ed emozione diretta, non calcolo e giochetti "a freddo". Comunque non farei di tutta l'erba un fascio. Alla fine la qualità paga e il giudizio finale rimane quello del pubblico. Alla faccia dei critici e degli addetti ai lavori. Il voto genuino e sincero è SOLO quello del lettore. L'unico sovrano.

Domanda secca. Giallo svedese o britannico?
Risposta secca: britannico tutta la vita.
(parte un urlo di giubilo ed esultanza XD )
Domanda di rito: editoria italiana. Che ne pensi?
Se mi concedi un francesismo è un bel "puttanaio". In Italia escono troppe proposte. Le case editrici le lanciano in pasto alle masse senza un minimo di supporto commerciale, cercando il massimo guadagno con il minimo esborso finanziario. Alla fine il lettore si trova confuso e totalmente perso tra la mole di libri che periodicamente infestano gli scaffali. Con il rischio di fare passare nel massimo anonimato i romanzi davvero meritevoli e degni di attenzione. 

Con rammarico, è giunto il momento di salutarci.Grazie Marco per la tua gentilezza, la cortesia e per il tuo  sguardo così disincantato eppure ironico sul mondo del giallo e dell'editoria. E' stata davvero una bella esperienza parlare con te!
Grazie per questa bella opportunità, le tue domande sono state molto stimolanti. E' stato un piacere e un grande divertimento rispondere.
Grazie ancora e buona giornata.
Marco

martedì 18 gennaio 2011

Behind the scenes: Barbara, Selene e Alessandra del forum Romanticamente fantasy.

Ragazzi che periodo!! Tra scuola, famiglia e casa,libri, ristrutturazione, articoli da scrivere (a proposito: presto avrete notizie succulente...) e blog non ho avuto il tempo per tirare il fiato: sono DAVVERO esausta. Però vi ho pensato, giuro!
E allora rientriamo in carreggiata alla grande con una bella intervista corposa. E' con vero piacere che ho ospitato qui nelle belle stanze georgiane di Moray Place tre delle admin di Romanticamente fantasy, ossia Barbara, Alessandra e Selene. Ed è stata un'intervista tutta da ridere. Devo dire che le fanciulle (sopratutto Barbara) si sono lasciate andare... e che il fascino sottile di Oliver e quello mozzafiato di Samuel hanno colpito (e affondato). E se qualcuna delle fanciulle si è trovata alleggerita di una pinta o poco più di sangue... beh, sappiate che ci sono stati atti di provocazione belli e buoni!
La disciplina e il rigore sono virtù seguite e praticate ma non puoi sbattere la carotide in faccia a un vampiro e pretendere che lui faccia l'indifferente!
Ma leggete cosa è successo ieri sera...



Ragazze, benvenute a Moray Place. Qui, tra zanne e sangue, dovreste trovarvi a vostro agio... cosa posso offrirvi per scaldarvi un po'? Whiskey, un hot Toddy bollente o una tazza di the? o un bel bicchiere di latte delle fate?

Ciao Stefy grazie per averci accolto qui tra nebbie e vampiri.... ti avvisiamo siamo un po' matte… a proposito non avresti in frigo qualche bottiglia di True Blood zero negativo???

No, mi spiace. * mia faccia molllto perplessa*  Qui si beve solo sangue alla spina, prelevato direttamente dalle arterie. Allora, ditemi: chi ha avuto l'idea del forum? E' un luogo virtuale molto seguito ed amato ed avete centinaia di visitatrici. Come gestite l'afflusso di pubblico?

Dunque... in principio l'idea era quella di una pagina su Facebook che raccogliesse e tenesse aggiornati tutti gli amanti del genere Urban Fantasy e paranormal. 
Lavorandoci sopra abbiamo capito che per la gestione più ordinata era più adatto aprire un forum, dove gli utenti avessero la possibilità oltre che di essere informati sulle nuove uscite, di poter lasciare le loro opinioni. L'idea quindi è stata di comune accordo di tutto lo staff. Considerando che il forum è nato solo 8 mesi fa ci riteniamo molto soddisfatte dato che attualmente le visite totali sono quasi 96.000 (O_O). I nostri iscritti sono oltre 1000, alcuni sono assidui frequentatori e partecipano assiduamente alla vita del forum, molti invece sono visitatori che passano sul forum per tenersi aggiornati sulle novità in uscita e per leggere i commenti ai libri.


Nel forum siete davvero in tante e purtroppo non ho potuto invitare tutte.
Barbara, lascia stare Oliver per favore se no poi ti morde...
 Allora, dicevo. Sì! volete parlarci delle vostre colleghe?

Selene: E' praticamente impossibile tenere le mani di Barbara lontane dalla tartaruga di Oliver.... è una causa persa (se nel forum vedete spesso la grafica con uomini ben prestanti, sappiate che li ha commissionati Barbara…)
 
Inutile dire che il sorriso che ha Oliver sulla faccia in questo istante mette i brividi a tutte noi, me compresa... tranne che a Barbara che continua a ridacchiare. Lo so, finirà male... e se non sarà per colpa di Oliver, sarà Emily a cavare gli occhi a Barbi: la ragazza è un filino gelosa del suo compagno.


Selene: Tornando alle cose serie.... Oltre a noi tre che siamo le admin principali del forum, ovvero quelle che si occupano della gestione del forum, di reperire le novità sulle uscite e di inventarsi sempre qualche iniziativa nuova abbiamo le admin "onorarie" che anche se non sono spesso presenti hanno contribuito alla creazione del forum con idee e consigli, ci sono le mod globali che cercano di tenere a bada tutti gli utenti impulsivi e indisciplinati e con cui ci consultiamo spesso, ci sono le grafiche che lavorano per dare sempre una bella immagine al forum (e soprattutto sopportano le nostre richieste XD). Vantiamo anche un mod globale uomo! Lui si occupa in particolare della sezione film e telefilm fantasy e del genere letterario fantasy classico. In pratica siamo una famiglia allargata.



Tutte voi avete dei nick molto evocativi: da cosa nascono i vostri nomi di battaglia?

Selene: il mio nick è Buffy_Victoria e la spiegazione è molto semplice, sono i nomi delle mie eroine preferite, Buffy (the Vampire Slayer) e Victoria Gardella (la cacciatrice protagonista della saga The Gardella Vampire Chronicles)

Barbara: il mio nick name è Lady Kira e la spiegazione è molto semplice. La mia gatta si chiama Kira e io mi sono messa il suo nome, in realtà però sul forum mi chiamano lady (k) ira dato che sono la testa calda del gruppo …

Alessandra: il mio nick è Nuvolina, è nato da una idea di mio marito. Lui è solito chiamarmi in quel modo perchè dice, che quando mi arrabbio assomiglio ad una emoticons di una nuvola agitata e visto che mi serviva un nome che fosse particolare e non di moda, ho scelto questo, che mi si è attaccato addosso e adesso è diventato praticamente il mio secondo nome.

Quali sono i vostri vampiri preferiti, e... BARBARA, SMETTILA DI FARE L'OCCHIOLINO A OLIVER!!! 
*Ale e Selly gelose lanciano una sguardo di fuoco a Baby* Smettila Baby!!! Comportati bene, non sei a casa tua!

Selene: Domanda difficile... Buffy è sempre stato il mio telefilm preferito e adoravo Angel e Spike, poi ho letto Twilight quando ancora nessuna sapeva cosa fosse e mi sono innamorata di Edward Cullen... poi è uscito The Vampire Diaries (il telefilm) e mi sono innamorata di Damon... poi ho letto la saga della confraternita del pugnale nero e ho amato Zsadist e... devo continuare? XD
Meno male che non hai menzionato i vampiri presenti... grazie, altrimenti la situazione sarebbe divenuta ingestibile! E voi, ragazze?



Alessandra: Io mi sono avvicinata a questo genere con l'uscita della serie Della Confraternita del Pugnale nero della Ward. Quindi direi senza dubbio che Loro sono i miei vampiri preferiti!!! 

Barbara: Io nasco come lettrice di Fantasy, mi sono avvicinata all’urban fantasy grazie alla Hamilton; inutile dire che adoro i suoi vampiri Jean Claude ed Asher sono veramente fantastici, la lista continuerebbe all’infinito perché a parte Edward Cullen che considero troppo sdolcinato tutti i vampiri mi piacciono. 


Che rapporti avete con le case editrici italiane? che ne pensate più in generale dell'editoria italiana dalla vostra posizione di "lettrici voraci"
Oh, no, tu pure Alessandra, con Samuel... ti prego, Selene, aiutami con queste due!!


Selene: Perdona il comportamento delle mie colleghe, hanno gli ormoni impazziti! I vampiri fanno questo effetto è risaputo!!

Abbiamo contattato le principali case editrici che pubblicano Urban Fantasy e Paranormal Romance, in modo da essere inseriti nelle loro mailing List per essere tempestivamente aggiornati sulle nuove uscite. Con la Rizzoli, ad esempio, abbiamo collaborato all’evento dell'anteprima di Torment (di Lauren Kate) insieme ad altri blog/siti.
Siamo molto contente che le case editrici italiane si siano avvicinate a questo genere e che dopo la commercializzazione di Twiligth, abbiano dato così ampio spazio alla pubblicazione di nuove saghe e nuove autrici. L’unico problema è che tra una uscita e l’altra di libri della stessa saga passano troppi mesi, in alcuni casi addirittura un anno…ed è un vero peccato perchè si rischia di far allontanare i lettori dalla saga stessa. Per questo ci auguriamo che i tempi di attesa diminuiscano…


Ok, credo che sia il momento di salutarci... è stato un piacere e la nostra chiacchierata piacevolissima anche se mi sono sentita un po'accerchiata... e tu, Barbara! Esci fuori dall'armadio! Subito! Non è possibile restare qui!

Selene: Grazie Stefy per averci invitato a Moray Place! E’ stato un piacere essere qui con te!

*mi allontano e cerco di infilarmi nell’armadio dove si è nascosta Barbara...*
Alessandra: *Guarda in direzione dell'armadio scuotendo la testa* Ragazze dobbiamo andare... fuori di lì!! 
* e aprendo l'anta dell'armadio le trascina fuori entrambe e si incammina verso l'uscita*.




Inutile dire che Oliver, Samuel Duncan e Will hanno seguito le ragazze con lo sguardo fino a Heriot Row. Sui loro visi, sorrisi poco rassicuranti...

domenica 19 dicembre 2010

Behind the scenes: Ivana de Il libro eterno.

   Natale è alle porte!! E' bellissimo avere amici che vengono a trovarci per passare un po' di tempo qui. Inquesto periodo poi la mia amata Edimburgo è splendida, immersa nella neve e colorata da mille riflessi di luci di festa. Oggi viene a trovarmi Ivana Funicelli de Il Libro eterno, un blog elegantissimo e di grande classe! Sento il campanello, dev'essere già qui...



Ciao Ivana, ben arrivata! Qui a Edimburgo nevica e fa un freddo becco. Vieni, accomodiamoci nella sala comune: c'è una bellissima vista del giardino innevato.


Ciao Stefania ti ringrazio per avermi invitata, sei davvero gentile.

Ma i tuoi “amici” non sono in giro vero? Mi piacerebbe tanto ammirare la collezione di libri antichi di Oliver, senza rischio di morsi ovviamente!


Allora: il libro eterno. Un nome suggestivo per un blog dalla veste grafica elegantissima. Come nasce questo tuo spazio web?

Nasce dal mio amore per i libri e dalla voglia di condividere le mie opinioni con i lettori come me.

Pensa che partecipo ai gruppi di lettura della mia città e agli incontri letterari più interessanti perché nonostante la mia naturale riservatezza, amo parlare di libri con tutti quelli che mi circondano…

Ma la creazione del blog non è nata per caso, è stata una scelta che ho valutato per alcune settimane dopo aver scoperto i blog letterari di alcuni utenti su anobii.

Ho pensato, perché non provarci anch’io? Dopotutto scrivo recensioni e citazioni da anni, sui block notes, sui quaderni, sui fogli sparsi in giro per casa, perché mi piace poter rileggere i miei commenti a distanza di tempo e ricordarmi dei libri letti.

E così nasce il libro eterno, uno spazio dedicato ai libri che mi piacciono, famosi o poco conosciuti (o dimenticati).


Hai un occhio molto attento per le novità editoriali e per la scrittura. Da che hai iniziato a pubblicare recensioni, come è cambiato il tuo modo di leggere? Hai affinato il tuo spirito critico?

Qualcosa è cambiato, all’inizio scrivevo solo la trama e un commento breve, adesso sono più attenta ai particolari, all’importanza del contenuto, allo stile dell’autore, alla caratterizzazione dei personaggi ecc.

In alcuni casi cerco di approfondire le recensioni con cenni storici e biografici.

Parlaci un po' di te: Ivana, oltre i libri e il web. Cosa ti emoziona e ti coinvolge?

Parlare di me non è facile, come ho detto prima sono molto riservata e timida, amo la mia famiglia e credo nell’amicizia, anche se i veri amici sono pochi.

Ma sono tante le cose che mi emozionano e mi coinvolgono, al primo posto la musica (che mi ha aiutato nei momenti difficili della mia vita), e assistere ai concerti dei miei cantanti preferiti è una grande emozione per me.

Ma oltre la musica amo il teatro e il cinema.

Ti sembrerà strano ma i miei film preferiti sono in bianco e nero, i grandi classici anni trenta-quaranta interpretati dai grandi divi di Hollywood, non so il perché ma li trovo molto suggestivi.

E quando il lavoro me lo permette cerco di viaggiare, perché mi piace conoscere posti nuovi e scoprire le tradizioni del posto.


Uao! In molte cose siamo assai simili, specie per quanto riguarda i film in bianco e nero e per il concetto di viaggio come scoperta. Ma adesso un'altra domanda: tutti i forti lettori portano nel cuore un libro speciale. Qual è il tuo?

Uno solo? È un bel problema, ho amato tanti libri in vita mia che è difficile sceglierne uno, ma tra i tanti porterò per sempre nel cuore “L’Idiota” di Dostoevksij.

La storia di Myškin, l’uomo infinitamente buono che cerca di redimere il mondo con la compassione, mi ha emozionato tantissimo e sinceramente ho provato una forte empatia per il principe, per il suo dolore e la sua sofferenza perché sono sempre i buoni a perdere…

E’ davvero un libro speciale per me…

Domanda difficile ma non voglio rischiare un morso sul collo dai i gentiluomini di questa dimora…

Ovviamente ti parlo da lettrice e da quello che vedo in giro, molte case editrici tendono a pubblicare i libri sulla scia del successo del momento e non rischiano con i nuovi autori.

“Il codice da Vinci” diventa il caso editoriale dell’anno? Vedi in libreria, decine di libri sui templari, su Gesù e la Maddalena, sulla storia di Leonardo,ecc. e così via..

La verità è che pensano solo agli introiti e non al contenuto, ovviamente è giusto pensare al guadagno, ma al posto di tanti libri clone potrebbero provare a lanciare nuovi talenti ogni tanto…
Ma ho scoperto in questi mesi che ci sono altre realtà editoriali, case editrici piccole ma agguerrite, che rischiano con la pubblicazione di nuovi autori e vivono del passaparola online.

Nel mio piccolo cerco di lanciare i nuovi talenti con le interviste e le segnalazioni sul blog, perché ci sono molti autori emergenti che meritano il successo.

Pensa che conosco un’autrice di vampiri davvero interessante, non so se la conosci ma ha ambientato la sua saga a Edimburgo, precisante a Moray Place…

Bastaaaaaaaaaaaaaaa, troppo buona!!! :-) Che progetti hai per il tuo blog nel 2011?

Il blog è in continua evoluzione, sicuramente ci saranno nuove rubriche e interviste, e poi recensioni e recensioni…

Grazie cara, è stato un piacere. Avere ospiti così gentili è un piacere , qui a Moray Place... abbiamo pochissime visite, di esseri umani, s'intende...


A presto!


Grazie a te per avermi invitato, è stato un onore.

giovedì 16 dicembre 2010

Behind the scenes: Arwen di Just for talking


Natale è ormai prossimo e Edimburgo è coperta di neve! Ho preparato un hot Toddy, una bevanda antifreddo buonissima a base di whiskey e miele d'erica che berrò in compagnia di una carissima amica mia e dei miei amici: si tratta di Sabina Scaletta, una delle owner di Just for talking che è anche una grande fan delle storie di Moray Place. E devo dire che non vedo l'ora di riceverla! Tutti "loro"sono rimasti in casa per aspettarla e conoscerla di persona. Del resto, Sabina è una persona simpaticissima!

Benvenuta qui, cara Sabina. Come vedi, Samuel, Oliver e tutti gli altri sono qui ad attendere il tuo arrivo, certi che tu non avrai - molta - paura di "loro". Sanno che li apprezzi e dunque hanno pensato di accoglierti personalmente...
C'è un bel tepore e chiacchierare con te dinanzi un cicchetto è una gioia. Quando nasce Just for talking?


Ciao Stefania, grazie per avermi ospitato in quel di Moray Place 12 J sono felice di vederti e ovviamente di vedere i miei vampiri prediletti … chissà se dopo mi possono accompagnare a casa eh eh eh J!!! Bene mi ricompongo e divento seria per quanto mi è possibile: Just For Talking nasce a settembre da un’idea della mia socia Samantha (Eileen) e mia (Arwen). Oltre ad essere colleghe siamo amiche e condividiamo parecchi interessi comuni quali libri, musica, film, inoltre possediamo quel grado di pazzia e allegria che ci rende entusiaste per ogni progetto che intraprendiamo. Ci piace passare del tempo assieme a progettare e cercare di realizzare ciò che più ci piace. Lei sul blog in questo momento sta scrivendo un racconto che a me piace davvero moltissimo è brioso come del resto lo è la sua persona. Per la grafica e le eventuali modifiche ci aiuta un altro nostro collega e amico da noi chiamato Web Master ah ah ah e presto ci sarà una nuova socia con una nuova rubrica dedicata esclusivamente all’oriente … In ultimo vorrei ringraziare pubblicamente Oriana (anche lei una nostra collega, direi che il nostro è un ufficio simpatico) che ha trovato il nome per il nostro sito.

Mentre sorseggiamo un Hot Toddy caldo ti faccio un'altra domanda. Occasionalmente sei l'inviata speciale di Alessandra, di Diario di pensieri persi. Come trovi il contatto diretto con gli autori?
Allora prima di tutto lasciami ringraziare Alessandra che mi ha dato questa opportunità. Tutto è iniziato una domenica pomeriggio quando con ci siamo trovate su Skype e abbiamo iniziato a parlare di tantissimi argomenti. A parte il Signore degli Anelli (per il quale mi ha relegato in soffitta ah ah ah) abbiamo gusti comuni in fatto di libri, musica e film, pertanto continuando a parlare le ho detto se voleva le facevo qualche recensione e se le piacevano potevo collaborare con lei ogni tanto. Suppongo di esserle piaciuta J perché non solo ha pubblicato le recensioni che ho fatto ma da quelle siamo passati alle interviste, inizialmente via mail e poi … colpo di scena …. come inviata. So di ripetermi ma è iniziato tutto casualmente: sempre parlando con la ragazza pazzerella di cui sopra  ho avuto la malsana idea di renderla partecipe del fatto che sarei andata alla presentazione del libro di Camilla Morgan Davis a Milano e che avevo letto su Facebook che ci sarebbe stato anche Maurizio Temporin.  Ohhhh stolta donna che non sono altro  eppure lo so che con lei bisogna stare attenti a ciò che si dice ah ah ah. Insomma per farla breve (lo so lo so sono prolissa) mi ha incaricato di fare una video intervista a Camilla e Maurizio. Ora così su due piedi non ero preparata quindi ti dirò l’intervista a Camilla l’ho fatta con il telefonino ah ah ah  e con Maurizio abbiamo rimandato perché non avevo finito di leggere il suo libro e quindi non ero preparata e io odio non essere perfetta ah ah ah Dunque a questo punto, dopo tutta sta premessa rispondo alla tua semplice domanda: trovo il contatto diretto con gli autori MERAVIGLIOSO! Ho avuto per il momento solo quella occasione ma sono stata fortunata perché ho conosciuto due persone fantastiche e totalmente diverse con cui avrei veramente passato ore e ore a parlare. Spero ci siano altre opportunità.

Il tuo nick è Lady Arwen, il nome di una delle protagoniste del Signore degli Anelli. Quanto hai in comune con la bella principessa degli elfi innamorata di Aragorn?
Arwen Undómiel
Il personaggio di Arwen nel libro non è sviluppato così bene come nel film ma forse questo mio parere è influenzato dal fatto che nel film la principessa degli Elfi è interpretata dall’attrice Liv Tyler che amo molto (amo molto anche suo padre Steve Tyler leader degli Aerosmith
J) . Credo di avere in comune con Arwen il coraggio di affrontare la vita qualunque scelta questo comporti, il credere nell’amore in tutte le sue forme profondamente e incondizionatamente. Mi piacerebbe avere in comune con lei anche il fatto di essere un Elfo e vivere in un mondo fatato ma mi sa che questo non è possibile però … chi può dirlo … forse in un mondo parallelo … 

Letture. Cosa preferisci e perché? Il libro che più hai amato? E quello che hai chiuso senza ripensamenti?
Il mio papi aveva una libreria enorme con tantissimi capolavori della letteratura e che soleva leggermi quando io ancora non sapevo farlo e che poi crescendo ho riletto per conto mio. Quindi si può dire che ho iniziato a leggere da piccolissima. Ci sono diversi libri che ho amato perché legati alla mia infanzia e al tempo passato assieme a mio papà vedi La casa di granito di Rumer Godden, Il Rosso e il Nero di Stendhal, Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, e altri che ho amato crescendo e che sono legati a vari periodi della mia vita vedi i romanzi di Dumas padre e figlio, i romanzi di Isabel Allende e Gabriel García Márquez, i racconti di Edgar Allan Poe, Dracula di Bram Stoker, Intervista col vampiro di Anne Rice, Orgoglio e Pregiudizio e Ragione e Sentimento di Jane Austen, Jane Eyre di Charlotte Bronte. Come vedi non ho un genere preciso e non ho un solo libro amato di più, mentre per quanto riguarda il libro che ho chiuso senza ripensamenti è Il pendolo di Foucault di Umberto Eco lo definirei terribile!!!




Lavori nell'editoria, sia pure nel settore management. Dal tuo osservatorio privilegiato, cosa pensi dell'editoria italiana?
Ok adesso verrò licenziata ah ah ah. Allora specifichiamo che io lavoro per un editoriale e per la precisione per Gruner+Jahr/Mondadori che pubblica periodici quali Focus, Jack, Geo e che io sono in amministrazione quindi ben lontano dal meccanismo della pubblicazione. Bene ciò premesso penso che l’editoria italiana dovrebbe dare più spazio agli autori di casa nostra e non importare qualunque cosa dall’estero.  Credo che  il successo di un autore è decretato dalla pubblicità che gli viene fatta, prendiamo per esempio Lisa J. Smith (non me ne vogliano i suoi fans) trovo che i suoi libri non siano niente di che ma tra la pubblicità che è stata fatta e il telefilm The Vampire Diaries (che per inciso non c’entra nulla con i libri) le vendite sono sicuramente alte. Ora non vorrei prendere te come esempio perché sembro di parte ed effettivamente lo sono ma ritengo che i tuoi personaggi e il tuo modo di scrivere sia veramente coinvolgente non scherzo quando ti definisco la mia Bram Stoker in gonnella o la mia Anne Rice italiana. Oltre a te posso nominare altre autrici italiane che amo ed apprezzo molto e alle quali non viene dato lo spazio che meritano come Barbara Risoli, Francesca Angelinelli, Simona Liubicich i loro libri non si trovano nelle librerie e questo secondo me è ingiusto. Come è ingiusto non vedere il tuo romanzo Moray Place 12 pubblicato e in libreria. Insomma ritengo che l’editoria dovrebbe investire qual cosina negli autori italiani almeno sforzarsi di leggere i manoscritti che gli vengono inviati cosa che credo non facciano non so se per mancanza di tempo o di personale visto che le aziende hanno ridotto all’osso i dipendenti ma credo che stiano commettendo uno sbaglio.  Questa ovviamente è la mia modesta opinione.

Pensi di regalare dei libri per Natale? E se sì, quali?

Ovviamente si regalerò dei libri per Natale e per la precisione tre libri in particolare: Sfumature del Deserto di Simona Liubicich, Il canto della Notte di Camilla Morgan Davis e Iris-Fiori di Cenere di Maurizio Temporin. Spero l’anno prossimo di poter regalare un tuo libro!!!

Grazie e a presto, è stato un autentico onore averti qui con noi.
Grazie a voi per avermi ospitato. Grazie di cuore.

lunedì 13 dicembre 2010

Behind the scenes: Glinda di Atelier dei Libri

 Natale si avvicina a grandi passi. Ammetto che all'approssimarsi delle feste divento un po' malinconica: penso alle persone che ho perso, ricordo con malinconia i Natali della mia infanzia e il senso di magia, lo stupore che provavo dinanzi all'albero e al presepe... Vabbè, ho proprio bisogno di stare un po' in compagnia! Oggi viene a trovarmi Glida, owner di Atelier dei libri. Oh, è già arrivata!


victoria-christmas-cards-31.jpgEccoci qui, poco prima di Natale, nella stanza di Samuel, al caldo del fuoco del camino. Lasciamo alle spalle la malinconia e parliamo un po' di te. Il tuo blog è uno dei più recenti, eppure è seguitissimo e molto apprezzato dai lettori. Come gestisci il tuo spazio sul web?

"Ah, la stanza di Samuel, è così accogliente. Innanzitutto ti ringrazio per questa possibilità.
Venendo alla domanda, be' si il mio blog è nato giusto da qualche mese ma mi da grandi soddisfazioni. Che dire, lo gestisco con passione, cerco di essere sempre informata sulle novità letterarie e di offrire ai miei lettori spunti di lettura interessanti. Adoro organizzare speciali e giveaways perchè sono sempre molto apprezzati ed è meraviglioso rendere felice qualcuno grazie ad un piccolo regalo.

Un po' di caffè lungo o un bicchierino di whiskey per scaldarci? cosa preferisci? Mentre scegli, ti chiedo di parlarmi della vita che c'è oltre il nick di Glinda. 

"Mi piacerebbe poter dire whiskey, ma sono astemia, perciò un caffè lungo e forte.
Be' la mia vita non è una delle più semplici questo è certo. Il blog è nato proprio dalla necessità di risollevarmi da un periodo molto duro che ho attraversato. Comunque oltre ai dolori e alla lettura, c'è una passione smisurata per l'arte culinaria, la continua voglia di viaggiare verso terre sconosciute e non, e l'impossibilità a dire di no di fronte ad un buon film. Ho un libro nel cassetto che ha cominciato a prendere forma in estate, e sono continuamente in cerca del lavoro perfetto!

Hai un occhio molto attento per i giovani autori italiani, cosa che mi rende felice. Come pensi che si ponga l'editoria italiana verso gli esordienti? Che relazioni hai con gli editor?

"Sono felice che traspaia l'interesse che cerco di sollevare nei confronti degli autori emergenti italiani. Penso che l'editoria italiana potrebbe fare molto di più per gli esordienti, ma sono soddisfatta di vedere che qualcosa si sta muovendo nella giusta direzione.
Con gli editor ho un rapporto molto buono, si sono tutti dimostrati molto disponibili e propositivi, sempre ben disposti nei confrontii delle idee che ho proposto loro e molto gentili. Ne approfitto per ringraziarli ancora una volta per le possibilità che mi offrono.

Quali saranno i prossimi speciali che troveremo sul blog? puoi darci delle anticipazioni? Ne possiamo parlare, vero?

"Certo che possiamo parlarne! Dunque ho in serbo uno speciale su Margaret Gaiottina e Violet Folgorata e la loro bellissima saga sui Vampiri dagli occhi viola; a breve intervisterò Alyson Noel, autrice statunitense che ha scritto la saga Gli Immortali di cui proprio ora stò facendo un giveaway e poi ho una sopresa niente male per gli amanti di Melissa de la Cruz e la sua saga angelico-vampirica Sangue Blu, adoro entrambe le autrici perciò non immaginate la mia emozione! Può bastare?"

Accidenti! certo che ti dai da fare, brava!
Poesia o prosa? Classici o moderni?
"Non me ne vogliano gli appassionati di poesia, o i poeti stessi, ma se devo scegliere, non posso che optare per la prosa. La trovo più coinvolgente, più diretta e in qualche modo più alla portata di tutti. Tra i classici e i moderni, direi moderni perchè la letteratura di oggi offre molte più possibilità, anche se ci sono dei mostri sacri della letteratura classica che non potrebbero mai essere messi in un angolo!"

Un'ultima domanda, prima di salutarci.Un libro che ti ha cambiato la vita, quello che porteresti con te su un'isola deserta, come un "migliore amico". Qual è e perché?
"Dunque, questa è una bella domanda, non difficile ma bella. Il libro che mi ha cambiato la vita è senza ombra di dubbio Il ritratto di Dorian Gray, di Oscar Wilde, letto per la prima volta a sedici anni. E' il romanzo che mi ha aperto la mente, che mi ha illuminata di una luce tutta nuova, facendomi riconoscere parti di me che sino a quel momento non ero riuscita ad interpretare. Oltre che alla storia affascinante e grottesca in un tempo, che mi ha catturata nel profondo, è stata la sconfinata bellezza che trasuda quest'opera a farmi innamorare e comprendere di avere un animo molto simile a quello di Wilde, frivolo forse, ma delicato. Anche il modo con cui lui descrive un semplice fiore riesce a farmi commuovere, dunque non potrei chiedere di più."

Grazie per la tua gentilezza! E stato un piacere averti qui con noi! 
"Il piacere è stato mio Stefania, un abbraccio grandissimo e tanti tanti complimenti per il tuo lavoro!"

mercoledì 1 dicembre 2010

Behind the scenes: Anita Book de L'ora del libro

La fretta è divenuta la cifra dominante delle mie giornate. Se potessi trasferirmi fisicamente qui al numero 12 di queste splendida e silenziosa piazza georgiana lo farei senza pensarci due volte. Ma non è possibile, ahimè. Mi è concesso solo di vivere qui "in spirito" , e immaginare l'atmosfera magica di Edimburgo a Natale... i mercatini natalizi presso i giardini di Princes Street, i close addobbati e il monumento a Walter Scott illuminato con sapienza, circondato da abeti addobbati da luci colorate. Posso solo sognare i magazzini Jenners con le vetrine illuminate da lucine, decorati con slitte e alberi di Natale...
Meno male che oggi viene a trovarmi una cara amica, oltre che una persona di grande dolcezza: Chiara, meglio conosciuta nel web con il nick di Anita Book, blogger de L'ora del libro.





Ciao Anita e benvenuta. E' un piacere averti ospite qui. Vieni, ti offro un bel the caldo che è l'ideale quando fuori la temperatura scende sottozero. O preferisci un hot toddy a base di whiskey?
Ciao Stefania, grazie a te per avermi invitata. Oh, un the caldo è proprio quello che mi serve. Sei molto gentile. 


E' un piacere! Vieni, accomodiamoci nella sala comune: oggi i miei amici sono impegnati con il loro lavoro (umano) e per non disturbarli possiamo metterci qui. Parliamo un po' di te, ti va? Sei una autrice, oltre che una blogger. Tutta colpa del prof. è il tuo volume. Di cosa parla? Come sei arrivata alla pubblicazione?


cipicchia, credo che il the mi sia andato di traverso. No, scherzi a parte, cosa volete che vi racconti di me? Anita Book è una tipa pazza, romantica e sognatrice. Osa poco, certo, ma si rimprovera a dovere. E' dell'idea che nella vita non esista altro che una profusione di incredibile bellezza e che l'uomo sia votato ad essa; tuttavia, ci è stato concesso il dono del libero arbitrio e spesso quello che accade è una questione di scelte. Amo leggere. Molto, in maniera incalcolabile, e, sì, aspiro a diventare una scrittrice. Anche se, sarebbe più corretto dire che desidero ardentemente consegnare al mondo le storie che scrivo e che danno voce ai miei silenzi. Solo questo. Non chiedo successo, gloria, memoria. Le ritengo forme di sentimento positivo a breve termine. E perché ricercarle se invece possiamo puntare a gioie più durature e appaganti? Quale, ad esempio, la condivisione di se stessi con gli altri. La mia opera prima, Tutta Colpa del Prof, è ancora in "fase stampa", ma oramai dovremmo essere prossimi alla pubblicazione. Indicativamente, ma è tutto da verificare, dovrebbe fare la sua comparsa nelle librerie verso Natale. Come sono arrivata alla pubblicazione? Un giorno mio zio mi chiama al telefono e tutto concitato mi dice che in televisione passa lo spot di una casa editrice che cerca scrittori esordienti. Ero un pò combattuta, francamente, ma alla fine ho deciso di provare. Dopo qualche mese, il contratto. Attenzione: non aspettatevi un romanzo alla "Solitudine dei numeri primi", alla "Bianca come il latte, rossa come il sangue", alla "Acciaio". Così impegnativi, così articolati e maturi. In realtà, non aspettatevi di trovarmi nelle parole così come mi conoscete in rete. Narro di una studentessa universitaria sfacciata, ribelle, irresponsabile e folle nel senso letterale del termine. Esattamente l'opposto di chi sono io. Pensate, si innamora addirittura del suo professore! Una cosa che solo a immaginarla mi fa salire il rossore in volto. Sì, lo ammetto, nella vita reale sono assai timida. Però, se le situazioni e la gente che vivo mi permettono di stabiliare un dialogo sereno e confortevole, riesco a tirare fuori anche il lato del mio carattere più schivo. Spero che il mio romanzo possa incuriosirvi e divertirvi, perché, dopotutto, è proprio quello che è successo a me mentre ne scrivevo ogni capitolo. E Sarah, la protagonista, è stata molto chiara: "Dolcezza, o mi scrivi così o mi scrivi così". 
Comprendo perfettamente la sensazione, guarda: ci sarebbe da chiedere a Oliver...
Quali sono i generi che preferisci nella lettura? Noto che spesso posti dei versi di poesie: ami molto questa forma espressiva? E i tuoi autori preferiti?

Ecco, adesso inizierò a parlare e perderò il controllo. Sappilo: mai chiedermi di letture e libri, potrei diventare estremamente pericolosa (piccola risatina). Dunque, partiamo con il genere che prediligo: l'urban fantasy. Poi anche il fantasy classico (anche se Tolkien non sono mai riuscita a digerirlo. Lo so, è paradossale), l'horror alla King, il thriller, il romance, lo storico, il gotico, la narrativa contemporanea e di formazione, la saggistica e la poesia. Insomma, niente etichette, niente confini. Quando si amano i libri, si ama semplicemente e unicamente il profumo della carta, il nero dell'inchiostro, la consistenza delle pagine al tocco, la veste e il contenuto. Si ama il potere delle parole, l'atto creativo in sé di generare mondi, personaggi, prodigi d'immaginazione. Senza illudere, senza mai tradire. Perché i libri restano sempre e ovunque fedeli al lettore. Ora, la poesia (piccolo sospiro). Che incantevole sfumatura dell'espressione umana, del capolavoro artistico che è la vita, che insostituibile maestra di eleganza e devozione. Sì, devozione per l'essenza delle cose, per il loro nucleo palpitante e cangiante, per il loro arricchire questa Terra di eterne meraviglie e di invisibili paradisi. Adoro la poesia, pur ammettendo, con un pò di vergogna, di non averne letta abbastanza. Vorrei conoscere tutti i poeti, tutti gli insigni e tormentati compositori del tempo trascorso, che non solo sono stati geni d'intelletto ma anche e soprattutto tessitori di sogni e speranze. I miei preferiti? Baudelaire, Shakespeare, Withman, Neruda, Dickinson, Tagore, Keats, Hesse. Ma potrei continuare all'infinito.
Il tuo blog è stato il primo - almeno credo - a proporre le video recensioni. Come è nata quest'idea così particolare e apprezzata?


Sì, forse uno dei primi. L'idea è nata durante un pomeriggio di ottobre, in libreria. Stavo passeggiando tra le corsie, tra le varie scaffalature e i vari reparti, quando mi si è accesa una lampadina nella testa. Come Archimede quando riusciva in una nuova impresa. "Eureka!", ho esclamato. Ho riferito del progetto alla mamma, mia prima e migliore consigliera, e ha approvato con entusiasmo. Non mi vergogno ad ammettere che conoscevo poco d'informatica, ma, rimboccandomi le maniche, sono stata capace di combinare qualcosa. Aneddoto: all'inizio, ad ogni videorecensione, prendevo una tazza di the; poi, a causa delle notti passate a contemplare le ombre sul soffitto della cameretta, ho dovuto smettere. Una volta, ricordo, pur di non deludere chi mi ascoltava mi riempii la tazza di coca-cola. Ecco cosa intendo quando mi definisco pazza! 
Pazzia, per così poco...
I tuoi rapporti con le case editrici italiane. Come sono? E più in generale, cosa ne pensi dell'editoria italiana? (pensavi di sfuggire a questa domanda, eh!)


Le case editrici italiane si stanno lentamente, ma progressivamente, evolvendo. Abbracciano nuove tecnologie, si adeguano ai gusti dell'utenza, si aggiornano sulle esigenze più urgenti del popolo dei lettori. Ma non sono ancora pronte a spiccare il salto nel vuoto, a mio parere. Quello scatto che prevede un atto di coraggio e di fiducia, per esempio, nei confronti proprio di noi blogger che alimentiamo il mercato editoriale in rete; quello scatto che non vuole sentir ragione e accetta il rischio di un fallimento e che, proprio in virtù di questa inclinazione al rinnovamento, è capace di far crescere l'editoria più forte e sana. 
Ma, naturalmente, parlo da un punto di vista esterno. Deduco, faccio le mie considerazioni. Io ho instaurato un bel rapporto con molte case editrici e con singoli autori. Vengo incontro alle loro richieste e, dall'altra parte, si apprezza la mia onestà di lettrice che non scende a compromessi. Mi si chiede di leggere un romanzo per una videorecensione? Molto bene, sono disponibilissima, però si deve sapere in partenza che ne potrei parlare nel bene come nel male.


Cosa pensi dei corsi di scrittura? Credi che abbiano una loro effettiva utilità per disciplinare il talento?


Indubbiamente dipende dalla tipologia di corso, dalla durata, dai docenti, dalle metodologie d'insegnamento e dalle opportunità che se ne possono ricavare alla fine. Purtroppo, non sono in grado di rispondere esaustivamente a questa domanda perché non ne ho mai frequentato uno; però, per come sono solita valutare le cose, credo che sia importante dare un'occasione alla scrittura di attecchire sempre in più cuori. Questo proselitismo della cultura della parola, che si può possedere per natura o maturare con il dovuto esercizio e la dovuta passione, è utile a recuperare quel desiderio di tradurre gli stimoli del pensiero, del vissuto interiore, del proprio io più intimo e inconscio, sulla carta bianca. 


Grazie mille per la tua intervista, sei sempre gentilissima. A presto!
Bene Stefania, il the è stato ottimo e questa piacevolissima chiacchierata ancora di più. E' stato un onore, per me, ricevere il tuo invito. Un grazie di cuore e a presto. Buone letture a tutti!

martedì 23 novembre 2010

Behind the scenes: Weirde de L'arte di scrivere

Oggi è venuta a trovarci Weirde, Maria Chiara Cabrini, famosissima owner di  L'arte dello scrivere... forse, blog dedicato quasi esclusivamente all'urban fantasy, nonché del paranormal. E' una figura molto conosciuta in rete, ed è un piacere averla qui con noi.




Cara, benvenuta! Finalmente un'amica che non ha timore di entrare qui a Moray Place e di affrontare i miei amici. Samuel ci ha concesso di usare il suo studio... sai, quello con il quadro di Turner che ama tanto.
Allora. Abbiamo the e biscotti in abbondanza: parlaci un po' di te e della tua vita. come mai hai scelto un soprannome così originale? Weird significa strano, eppure tu sei una persona molto pacata!


william turnerAnche io adoro Turner, in particolare Annibale che attraversa le Alpi. La storica dell'arte che è in me a volte riemerge e tenta di sopraffare il mio lato di lettrice compulsiva. Grazie dei biscotti ho proprio voglia di qualcosa di dolce.

Dunque, il mio soprannome è nato del tutto per caso, come molte cose nella mia vita del resto. Sono una persona terribilmente pigra e tendo a lasciarmi trasportare dalla corrente il più delle volte. Una delle mie canzoni preferite è Creep dei Radiohead, che nel ritornello fa I'm a creeep I'm a weirdo. Weirdo era già utilizzato perciò per iscrivermi a splinder usai Weirde. E lo uso ancora oggi.

Ho studiato all'università Storia dell'arte, ma il mio sogno è sempre stato scrivere e possibilmente lavorare nel mondo dell'editoria. Il mio blog però non è certo nato per aiutarmi in questa mia ispirazione, anzi....mi iscrissi a splinder per messaggiare con un'amica, poi visto che ero iscritta mi dissi, perhè non aprire un blog? All'inizio naturalmente non sapevo cosa scrivere nel blog, poi ho deciso di parlare di ciò che amo di più: i libri. E tutto è nato da lì. Molto semplicemente. 


Sei la paladina dell'urban fantasy per adulti in Italia, oltre che una seguitissima blogger. Come ci si sente in questi panni?


Paladina, che parolone. In realtà mi limito a esprimere le mie preferenze molto liberamente riguardo ai libro che leggo, che mi piacciono, non mi piacciono o che credo potrebbe valer la pena fare arrivare in Italia. Sono una persona molto pragmatica in alcuni campi e tendo a prendere posizioni ben precise da cui difficilmente mi discosto. Credo e ho sempre creduto che l'editoria dovrebbe saper ascoltare meglio i lettori italiani, anche per migliorare i propri affari, non solo per dare ai lettori scelta di generi più ampi. Mi adopero in questo senso. Nel mio piccolo. Che è Molto piccolo. E non mi sento diversa da come ero prima. Sì abbiamo smosso qualcosina ma molto poco in fondo. L'unica cosa che veramente è cambiata molto per me grazie al blog è la mia visione del mondo di internet, che da negativa è diventata molto più positiva. In rete non si trovano solo pericoli, truffe, pervertiti, c'è anche un mondo di gente seria e molto disponibile. Oggi ho molti contatti con persone che come me amano i libri sopra ogni cosa. Siamo in tanti e spero saremo sempre di più. Anche se non mi faccio troppe illusioni.
Quanto peso ha la lettura nella tua vita? E, visto che sei anche una bravissima autrice di fantasy, cosa è più importante per te, come autrice?


a lettura nella mia vita è sempre stata importante, leggevo già prima di andare a scuola e ancora prima di saper leggere amavo sentire i miei genitori leggermi le favole. Li torturavo poverini. Me li leggevano talmente tante volte che ormai li conoscevano a memoria e anche io, perciò se a volte sgarravano e saltavo delle frasi li correggevo. Ho sempre amato leggere, trovare conforto in mondi strani lontani fantasiosi. Far volare la fantasia. Ancora oggi devo assolutamente trovare il tempo di leggere i divento di cattivo umore.

La scrittura è un altro paio di maniche. Amo raccontare storie e la fantasia non mi manca, ma tra l'immaginarsi una storia e scriverla molto ci passa. Scrivere può essere molto frustrante specie se non si riesce a farsi pubblicare.



Esiste un libro che hai amato e che ti ha fatto esclamare : "vorrei averlo scritto io" ? E uno che hai chiuso con la sensazione di noia, peso o disagio? So che sei una forte lettrice e dunque, molto esigente...


Ho diversi libri preferiti che ho consumato a forza di leggere e non scherzo giuro sono veramente consunti. Ti cito solo i tre che amo sopra ogni cosa. Padiglioni lontani, di M. M. Kaye che vorrei venisse rivalutato dal grande pubblico. Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen. E un fantasy Lo specchio dei sogni, di Donaldson. Tra i tre vorrei aver scritto Orgoglio e pregiudizio! Mi accontento.

Leggo veramente molto e spesso mi capita di leggere libri che non mi esaltano, ma è difficilissimo che non li finisca di leggere. Mi è capitato solo una volta con Le affinità elettive di Goethe. Odiavo troppo il protagonista traditore. Veramente troppo.


Hai fatto conoscere in Italia Kery Arthur. Quale autore o autrice italiana porteresti all'estero?

Chi porterei all'estero? MMm Domanda difficile ci sarebbe una autrice di nome Stefania Auci in cui credo molto.


Ok, non facciamo caso a questa risposta!! Troppo buona davvero!Domanda cattivissima, che già immagini. Editoria italiana: che ne pensi?


Editoria italiana... Ampio argomento. Voglio cercare essere giusta. Come in tutti i paesi del mondo, America compresa, l'editoria ha un fine, che è guadagnare vendendo libri. Ergo deve convincere il pubblico a comprare i libri che pubblica. Ergo deve puntare su autori che vengano comprati perchè o già famosi o famosi all'estero perciò si spera lo diventeranno anche qui, o su autori che vadano di moda.
Non c'è spazio in questo mondo per ideali o per generi di nicchia purtroppo. Nè per tentare di lanciare autori emergenti nostrani. Spero che internet e la globalizzazione aiuteranno almeno la diffusione di più generi, ma prevedo e non credere sia una strega del malaugurio, lo prevedo perchè in Amreica stà già avvenendo. Prevedo che il digitale, cioè gli ebook si faranno strada anche da noi con il conseguente pericolo della diffusione piratesca di file, che porterà ad un calo delle vendite, come avvenuto per la musica del resto. Solo in scala minore.

Ecco, anche per oggi abbiamo finito. E' stato un piacere ed un onore per tutti noi, umani e non, riceverti qui! A presto!


Grazie a te per avermi invitato! E buonissimi questi biscotti... la ricetta?