Devo dire che sono andata "fuori dal binario" che mi ero prefissata, ma è stata una scelta consapevole. Esito: incredibilmente soddisfacente!
Molti libri si contendono la palma di migliori letture dell'estate 2010. Uno è "Il Giardino dei segreti" di Kate Morton, scoperto grazie ad Alessandra Zengo (mia degna compare di deliri notturni assieme a Elisabetta Bricca). Un libro raffinatissimo, in cui nessuno è davvero ciò che sembra. I personaggi sono delineati in maniera magistrale, da Nell a Cassandra, nonna e nipote segnate da un destino differente eppure ugualmente amaro... tutto nel nome dell'Autrice, una donna misteriosa che segna le vite di queste due donne con un libro di favole (e poi c'è chi dice che non è vero che i libri cambiano la vita). Ho odiato Rose per la sua debolezza e il suo essere così insicura; ho amato alla follia l'atmosfera della Cornovaglia, una regione che amo e che mi è rimasta nel cuore... è un romanzo da leggere e conservare, da custodire nella memoria. Mi ha riportato alle atmosfere di Francis Burnett e del suo Giardino Segreto, uno dei libri dell'infanzia che amo di più.
Altro libro e altro autore. Nessundove di Neil Gaiman. L'unica cosa che posso dire è che mi odio per averlo scoperto troppo tardi. Gaiman è un poeta, un mago, un affabulatore, un dio della parola. In una parola, ho amato questo libro dalla prima all'ultima riga. Sarà che io adoro immaginare vite che si svolgono in mondi che coesistono con il nostro, sarà che lui scrive portandoti per mano nel mondo che crea e ti costringe a muoverti tra quei personaggi... mi son sentita davvero nei panni di Porta, ho odiato e temuto i due killer folli, psicopatici e un tantino surreali, ho sussultato nello scoprire chi è davvero l'angelo... e mi sono perdutamente innamorata del protagonista sfigatissimo, Richard. DA LEGGERE!!!
Ma non è finita qui!
In un raptus di follia ho acquistato la trilogia de "I Guardiani della Notte" di Luk'Janenko. Ragazzi! Questo è un volume ( o meglio: 3) che sfugge alle classificazioni: non è horror, non è fantasy, non è una raccolta di racconti. Se dovessi trovare una definizione parlerei di un urban fantasy. Tre volumi, articolati in maniera coerente tra loro, dove i personaggi non si impippiscono improvvisamente (scusate il neologismo) ma vivono un'evoluzione coerente, dove la storia del loro quotidiano si mescola al fantastico, dove amori e amicizie sono condivise e dove il confine tra il Bene e il Male è evanescente, come il Crepuscolo in cui molta parte dei romanzi si svolge. La Mosca di Luk'janenko è sporca, avvolta da una neve algida, in cui si muovono personaggi magici ma insieme profondamente umani. "Altri" (come Anton e Svetlana, Olga, Tigrotto e Alina) e umani convivono in un mondo dove il Bene talvolta agisce compiendo nefandezze assurde e il Male dimostra una coerenza e un coraggio che il bene non ha. Insolita anche la forma: a episodi. Dopo un primo momento di confusione, mi sono buttata a capofitto nella lettura... ed è stata una gioia! L'ho adorato.
Tra qualche giorno vi dirò altro sulle mie letture, quelle "romantiche": Elisabetta Bricca, Mariangela Camocardi, Susan Wiggs e Silvya Summers. Tutti libri davvero notevoli, di altissimo livello... so stay tuned.
Davvero soddisfacente. ^_^
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