domenica 3 ottobre 2010

Serial reader: The Rose Tudor trilogy di Susan Wiggs

La Rose Tudor Trilogy è stata una delle mie letture estive. Per essere esatti, è stata una parte delle mie letture romantiche dell'estate. Sono rimasta  favorevolmente colpita da quest'autrice che non conoscevo, dalla freschezza dello stile e per i personaggi, briosi e vivacissimi, ben diversi dalle compassate atmosfere dei soliti (uffaaa!) Regency che per adesso spopolano. Sarà che adoro il periodo Tudor?
Sicuramente...
Iniziamo dal primo romanzo: Per ordine del re. La coppia dei protagonisti, Stephen de Lacey e Juliana Romanova sono delineati in modo splendido, con una gran cura dei dettagli storici. Il "personaggio" Enrico VIII entra nella vicenda in modo realistico, senza diventare invasivo; la descrizione della corte e dei suoi riti, delle alleanze e dei pettegolezzi è vivace ma accurata. La storia di Stephen e Juliana è molto canonica rispetto ai topoi del romance, ma in alcuni passaggi esso si trasforma in un vero historical fiction.
E di historical fiction nel senso pieno del termine si può parlare con il secondo romanzo della trilogia, In nome dell'amore. E' senza dubbio il romanzo che ho amato di più dei tre, ambientato nel tormentato regno di Maria la sanguinaria, agitato da lotte per il trono e persecuzioni religiose. L'atmosfera concitata di questo periodo è descritta con potenza e colpisce la maestria con cui l'autrice ha intrecciato la storia personale di Lark con quella del folle e un po' guascone Oliver. Mi ha colpito molto l'evoluzione dei personaggi che è descritta accuratamente ma senza essere pesante; il ritmo della narrazione che risulta piacevole, mai banale.
Ultimo della trilogia è Al cospetto della regina, dove protagonista è Pippa, figlia perduta di Oliver e Lark. E' di certo il romanzo più allegro, spiritoso e coinvolgente, specie per il modo folle  e irirdente di Pippa di chiamare il suo uomo, Aidan O' Donoghue, un capoclan irlandese. La storia, picaresca e avventurosa, è piacevole ma - a mio avviso - meno delle vicende che hanno coinvolto gli avi della protagonista, forse perché le vicende storiche narrate in esso sono un po' più nebulose rispetto alle precedenti .


Leit motiv o fil rouge che unisce la trilogia è un gioiello, una spilla che Juliana porta con sé dalla Russia e che sarà lo strumento attraverso cui Aidan scoprirà la vera identità di Pippa. Si tratta di romanzi d'amore, è ovvio, ma sopratutto nel primo e nel secondo quest'aspetto si unisce a un quadro storico tratteggiato con cura, senza essere invasivo o pesante.
Una menzione a parte va fatta per lo stile di questa'Autrice. Frizzante,allegro, scoppietta come una confezione di popcorn, e questo risalta in modo particolare nei dialoghi, che tengono alto il ritmo della narrazione e che divertono, affascinano e commuovono. Insomma... cinque stelle piene a un'autrice davvero particolare!

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