mercoledì 3 novembre 2010

Romantic Rome

Ebbene sì. Posso dire: Io c'ero! Questa prima edizione è stata un autentico successo.
Quando sono arrivata a Roma ( occhi pesti per una sveglia antelucana) mi aspettavo un buon corso di approfondimento per le autrici... ma non così buono. Il livello dei docenti si è rivelato notevole, le lezioni interessantissime, le compagne di corso persone deliziose.
Avevo seguito un masterclass a Matera l'anno scorso, ma si trattava di qualcosa di più generale. Non meno utile, per carità: era diretto non solo alle autrici sed etiam per chi è coinvolto a vario titolo nel mondo dell'editoria.
Il workshop di Romantic Rome è stato incentrato invece sulla scrittura e sui meccanismi che vi son dietro. Qualcosa di tecnico e prezioso per noi autrici che procediamo a tentoni e con "penne spuntate". Personalmente, ho compreso di avere moltissima strada da percorrere poiché una cosa è dire "Ho scritto un libro" e un'altra è rendersi conto della molteplicità di errori che causano il rigetto del tuo lavoro in un processo di valutazione senza appello.
Da questo punto di vista, è stata illuminante la lezione di Theresa Melville che ha approfondito i principi cardini della scrittura, e in particolare di un romance storico: tempo, luogo, ritmo della storia. Gli incipit degli autori che lei ci illustrato ( Steinbeck, Dafoe e Miller solo per citarne alcuni) hanno spiegato meglio di mille parole a cosa deve tendere un giovane autore: al meglio.
Silvia Zucca ha spiegato, con l'aiuto di due attrici bravissime come "costruire" in sé un personaggio, come dagli profondità, background, spessore. In una parola, come dargli vita al di là delle pagine. La "prova pratica" mi ha aperto gli occhi sul "come" devo vivere un personaggio senza lasciarmi prendere dall'autocompiacimento. Molto simile per appeal è stata la lezione di Carla Maria Russo: autrice di romanzi storici, oltre che donna raffinata, diretta e sensibile, ha spiegato come costruire un romanzo storico, mettendoci in guardia dai tranelli più pericolosi: l'autocompiacimento e le "lenzuolate" di storia che appesantiscono la narrazione. I dati storici devono filtrare attraverso la narrazione e non essere un quid avulso dal testo, qualcosa che racconti la storia e dia forza al personaggio ( nella foto C. M. Russo con Franco Forte).
E poi ancora, Mariangela Camocardi, meravigliosa amica oltre che autrice fantastica, con la sua interessante prolusione su dialoghi e sinossi, vero scoglio di ogni autrice; le parole di Isabella Montwright sulla sensualità e sul rapporto tra sensi e sessualità, tra bacio e gusto; Franco Forte, guest star maschile che ha parlato di come si costruisce una fiction televisiva ( e che rapporto esiste con il testo letterario); Alessandra Bazardi, che, sinossi alla mano, ha spiegato quali son i principali errori di un autore esordiente che sottopone testo e manoscritto a un editor, indicandoci con esempi concreti in che modo coinvolgere un professionista del settore sin dalle prime battute di testo.

In poche parole: occhi particolarmente attenti alla grammatica, concentrazione nell'iter temporale della vicenda, evitare le descrizioni eccessive e, come ultimo coniglio, LEGGERE!
Sì, la lettura è stata la vera grande protagonista di R. R. Ogni docente ha ricordato l'importanza della lettura: nessun vero scrittore può dirsi tanto se non legge moltissimo, facendo tesoro dell'esperienza altrui. E' un assunto che mi trova pienamente d'accordo - anche perché adoro leggere - e che mi ha invogliata all'insano acquisto di altri libri che Dio solo sa quando avrò il tempo di leggere...

Ma, a parte il dovere c'è stato il piacere. Una bellissima, allegra cena nell'antico refettorio della Domus Sessoriana dove ho avuto il piacere di incontrare tante amiche del web... per tutte, dei nomi: Laura Grassi, Rosella Re, Lady Peonia e Francy della Rosa, owner de La mia Biblioteca Romantica. Mi sono divertita moltissimo, anche grazie al meraviglioso boa di piume che ha riscosso un successo enorme (hihihihih) e alla simpatia di donne argute e sensibili. E come dimenticare le fantastiche sorelle Bricca? O Viviana, una persona dalla sensibilità così grande che non smette mai di sorprendermi... i suoi occhi, grandi e dolci sono uno dei ricordi più belli di questa due giorni di parole, scritte, dette e sussurrate.















Infine, domenica mattina. Incontro con le autrici, sia quelle di casa nostra che con alcune leggende del Romance: Jo Beverley, Mary Jo Putney e Deanna Raybourne. Di lei non posso non ricordare la bellezza incredibile: un vero personaggio da romanzo. Bella e gentile nel senso pieno del termine. Le altre due autrici erano simpaticissime oltre che pazienti, tanto da sopportare le venti (e passa ) copie di romanzi da autografare per me e per una mia amica e il mio "horrible accent" LoL.


Anche in questa sede è stata privilegiata la prospettiva delle autrici: noi - esordienti - abbiamo chiesto a loro di raccontarci le esperienze - spesso dure e cariche di amarezza come quella di Roberta Ciuffi, sempre gentilissima o quella coraggiosa di Ornella Albanese - che le hanno portato alla pubblicazione. E devo dire che i quattordici anni di Deanna Raybourne sono stati insieme una mazzata e un incitamento a non mollare: se un'autrice brillante come lei ha dovuto attendere tanto, allora posso farlo anche io.

Insomma: un'esperienza che spero di poter ripetere. Un grazie speciale a Elisabetta Bricca, autrice e amica specialissima con cui ho condiviso alcuni momenti di complicità al femminile e ad Arianna Giorgi per la perfetta organizzazione

8 commenti:

  1. Hai interpretato benissimo l'evento ed è verissimo ciò che hai scritto ..ma ti sei dimenticata... anzi lo aggiungo io che la persona piu' dolce in assoluto oltre ad essere una brava scrittrice eri e sei tu cara Stefania.Un abbraccio Rosalba

    RispondiElimina
  2. Ciao Stefi, che servizio fantastico! Non hai omesso proprio niente. E un grazie di cuore per le belle parole che ci hai dedicato.
    Sono felicissima che tu e le altre abbiate trovato utile il workshop, perchè è stato pensato proprio per chi brancola nei meandri della scrittura, ha voglia di raccontare ma spesso non riesce a capire dove sbaglia.
    Bacini e grazie ancora
    Arianna

    RispondiElimina
  3. Stefi, ma perchè non federi il tuo bellissimo blog con Il Cerchio Rosa?
    Dammi il permesso e lo faccio subito subito :-)

    RispondiElimina
  4. Stefania hai interpretato magistralmente anche il mio pensiero. Non c`e` piu` nulla da aggiungere alle tue descrizioni se non il credere nella rete. La reallizazione di questo evento realizzato da officina e` la dimostrazione che quando le donne fanno "rete" ne esce sempre qualcosa di buono,se sapremo continuare cosi` sono convinta che costringeremo l`editoria ad occuparsi di noi ,ma dobbiamo restare unite e come si dice in un modo ormai trito,fare squadra.

    RispondiElimina
  5. Grazie per quel "meravigliosa amica" che, bontà tua, mi attribuisci, cara Stefania. Come amica anche tu lo sei. Frizzante reportage del Romantic Rome, brava. Sono stata contenta di rivedere le amiche di sempre, oltre che colleghe e di aver conosciuto persone davvero notevoli. Se posso approfittare del tuo blog, rinnovo i ringraziamenti alle organizzatrici Elisabetta e Arianna. Ne è valsa la pena.

    RispondiElimina
  6. L'anonimo si firma ora: Mariangela Camocardi

    RispondiElimina
  7. mi spiace non esserci stata...chissà la prossima volta!

    Samanta

    RispondiElimina
  8. Non vorrei abbassare il livello della discussione: solo per notare che eravamo a Roma negli stessi giorni e per di più a due passi l'uno dall'altra.

    RispondiElimina