mercoledì 10 novembre 2010

Serial Reader: I Bastioni del Coraggio

Un titolo suggestivo per un libro cinematografico. E' questa, a mio parere, la definizione esatta dell'ultima fatica letteraria di Franco Forte targata Mondadori.
La vicenda narrata si svolge nella Milano fredda e caotica del 1500, in piena dominazione spagnola. E' un romanzo a più voci, letteralmente: sebbene l'Autore usi la terza persona narrante, di volta in volta varia cambia il punto di vista  incarnato dai diversi protagonisti. La narrazione così prosegue in maniera agevole, senza scossoni, con un ritmo "televisivo", attraverso cui il lettore può immedesimarsi al meglio nello stato d'animo dei personaggi. Non voglio descrivere la trama in questa sede, giusto per non rovinarvi la lettura; tuttavia, posso parlarvi dei personaggi che mi hanno maggiormente colpito.
Sicuramente la prima è Anita, un quindicenne che si ritrova a dover affrontare dolori e perdite durissime: la famiglia viene sterminata dalla peste, la sua casa è data alle fiamme e distrutta, perde le sorelle a causa di una tempesta di neve, rischia una violenza brutale... ciò nonostante, mantiene sangue freddo e dignità. Quello che all'inizio è la reazione a uno stato di choc e alla disperazione, in Anita si trasforma in una rigorosa presa di coscienza del proprio ruolo di sorella prima e di lavoratrice poi. E' un'adolescente che diventa donna senza nemmeno rendersene conto, maturando in fretta, dimostrandosi tenace e indomita. Del tutto opposta è l'altra figura che ho apprezzato: Ludovico de Valois: dire che è un folle è semplicistico. E' un vizioso che si compiace del potere che gestisce, privo di un autentico coraggio, se non quello dato dall'impunità. Lui e la sua anima nera, Marcello Dolci sono due delle figure più interessanti del romanzo e spesso "rubano" la scena agli altri protagonisti, come talvolta accade con Fulvio Alciati.
Una parola merita la caratterizzazione dei luoghi in cui si svolge la vicenda. Si stenta a credere che le linee piatte, affollate di casermoni e strutture industriali che adesso connotano i dintorni di Milano fossero coperti di campi e foreste. Eppure, Franco Forte descrive i boschi - come quello in cui si rifugia la bella ed enigmatica Mariangela Comencini, una donna accusata di stregoneria da un folle inquisitore ossessionato da lei - con grande forza; o ancora le scene che si svolgono nei mercati: hanno un forte impatto visivo che porta il lettore a immaginare con facilità luoghi e situazioni. Altro punto di forza è dato dalla descrizione dei duelli e delle armi di cui si servono i protagonisti, Fulvio e Ludovico in primis: efficaci, precise e molto interessanti.
Insomma, un romanzo made in Italy che vi appassionerà!

2 commenti:

  1. Eccomi qui di passaggio sul tuo blog come ti avevo promesso... in attesa di leggere su carta o anche sotto forma di e-book (mi sono attrezzata col kindle, versione per pc) uno dei tuoi romanzi...
    Ciao, Cristina

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  2. Un romanzo che consiglio di leggere. ^_^

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