giovedì 21 ottobre 2010

Behind the scenes: Alessandra Zengo di Diario di pensieri persi

Eccoci qui! come promesso, la nuova rubrica si apre con l'intervista ad Alessandra, owner del famoso Diario di Pensieri persi.
Immaginate di essere con noi in una deliziosa saletta arredata in stile georgiano, dalle parei color verde salvia ricoperte di libri... e ascoltate le nostre chiacchiere.


Allora, Alessandra... è un onore per me averti qui, nella biblioteca al secondo piano del numero dodici di Moray Place. Gradisci del The con gli scones o una fetta di torta? 
Ciao Stefania grazie a te per avermi invitata qui nel tuo blog come ospite. Il piacere è mio. Guarda ad essere sincera non so cosa sono gli scones perciò ti rispondo una fetta di torta possibilmente ai frutti di bosco. :D
Gli scones sono dei dolcetti per accompagnare il thé. Qui li prepara Emily, che è anche un'ottima cuoca. Ma veniamo a noi. Come mai hai scelto di creare un blog sui libri?
In realtà non l’ho scelto, è diventato così. Appena aperto il blog non sapevo nemmeno che farci a dire il vero, volevo solo avere uno spazio virtuale dove scrivere quello che volevo. Si capisce benissimo anche dal titolo che ho scelto all’inizio e che non mi sono mai sentita di cambiare: diario di pensieri persi, sicuramente non un titolo che concerne quanto adesso tratto nel blog. Ho cominciato però a scrivere sui libri perché proprio da pochi mesi avevo riscoperto questa passione… inaspettatamente qualcuno si è interessato e a cominciato a seguirmi e piano piano sempre più persone hanno cominciato a leggere i miei articoli. 

Bene, sappi che i tuoi commenti sono sempre seguiti e molto apprezzati anche dai miei "amici", specie da Oliver che, come sai, è un bibliofilo. Da pochi giorni il tuo blog ha compiuto un anno. Come è cambiato il tuo modo di leggere in questo periodo? Pensi di essere acquistato maggior consapevolezza nel "modo" in cui leggi? 
Devo dire di essere emozionatissima per il primo anno del blog. Sembra ormai da sempre che io scriva in questo blog ma un anno in realtà è davvero poco. In questo piccolo periodo sono però maturata tantissimo sia come persona che come critico se così possiamo definirmi. Il fatto di gestire questo blog e di dover quindi scrivere delle recensioni che spieghino ai lettori il perché un romanzo mi è piaciuto o no, i suoi punti di forza etc ha certamente influenzato il mio modo di leggere. Infatti durante la lettura di ogni romanzo adesso ho preso l’abitudine di prendere degli appunti in fogli sparsi dove scrivo quello che penso, mi annoto le scene importanti e abbozzo frasi per la recensione. La maggior parte delle volte questo è il mio “modo” di leggere anche se altre volte preferisco non fermarmi e continuare ininterrottamente la lettura per qualche ora isolandomi dal mondo esterno al calduccio sotto le coperte o sdraiata sull’erba con la Mila che mi lecca la faccia e le altre mia cagne che mi scodinzolano addosso. Immersa nella natura insomma. 

Che bella immagine! Cosa ti emoziona di più in un libro e che lo rende indimenticabile?
Amo le emozioni forti, quei romanzi che anche solo leggendo poche pagine mi comunicano fiumi di emozioni e sentimenti irripetibili. Amo leggere un libro con il cuore più che con la mente, senza soffermarmi troppo sull’analisi mentre sono immersa nella storia. Preferisco lasciare questa fase di “raccogliamo le idee” al termine del libro. 

Domanda difficile. Le case editrici italiane. Che ne pensi?
Domanda assai difficile davvero. Come ogni cosa ci sono aspetti positivi e negativi. Personalmente a livello comunicativo non posso certamente lamentarmi. Ho avuto tanta fortuna. Collaboro con molte e con la maggior parte si è instaurato davvero un rapporto fantastico, senza troppe inutili formalità. Sul piano invece della loro linea editoriale credo potrebbe essere migliorata per andare incontro maggiormente agli autori italiani. Sottolineo però autori italiani meritevoli. Ci sono tanti scrittori in Italia e tanti di questi sognano una pubblicazione con grandi case editrici ma non tutti se lo possono permettere. Il problema è che molte volte si ha la presunzione di credere di poter davvero pubblicare con “le grandi” quando invece la qualità manca. A mio parere consiglierei agli autori di scegliere bene le case editrici a cui rivolgersi e di non volere a tutti i costi una pubblicazione di rilievo quando le proprie possibilità non ce lo consentono mentre per le case editrici direi di stare più attenti ai talenti nostrani perché nonostante non si facciano spesso notare ce ne sono eccome pronti per essere letti dal grande pubblico e soprattutto di non avere pregiudizi verso una firma italiana. 

Ultima domanda. Un libro che porterai per sempre nel cuore e perché.
La risposta sembra banale ma risponderei di getto e senza pensarci: Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. Non perché sia un classico, non perché ambientato in un’epoca e in uno stato che io amo ma perché la storia narrata si rispecchia nella mia vita. Il rapporto che ho con questo libro è molto intimo, a tratti quasi rispecchia pari passo alcune esperienze della mia vita irripetibili ed emozionanti. Non ho adorato solamente il libro ma anche il film del 2005 che mi fa piangere come una fontana ogni volta. Orgoglio e Pregiudizio non è un romanzo in cui si dovrebbe piangere perché pensando alle vicende in realtà non succede niente di drammatico ma le vicende, i personaggi stessi sembrano così reali, sembrano rispecchiare così verosimilmente tratti della mia vita che è impossibile per me non piangere e non pensare a quei ricordi così lontani nel tempo. 

Grazie a te per la chiacchierata. E' stato un vero piacere! 
Grazie a te Stefy per avermi accolto nel tuo blog. Un abbraccio
Un'ultima cosa: volevo ringraziarti anche a nome dei miei "amici",  molto contenti per lo speciale sui vampiri che ci sarà presto sul tuo blog. Sono sicura che passeranno a trovarti...


7 commenti:

  1. Complimenti ad entrambe! Un bella intervista originale nella biblioteca di Moray Place... un dubbio: Oliver e Samuel ascoltavano in silenzio, magari nascosti da qualche parte?

    Un abbraccio e brave!
    Elisabetta Bricca

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  2. Bravissime, sembrava proprio di assistere ad una chiacchierata in salotto all'ora del thé!

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  3. Che bella intervista! (:
    "per le case editrici direi di stare più attenti ai talenti nostrani perché nonostante non si facciano spesso notare ce ne sono eccome pronti per essere letti dal grande pubblico e soprattutto di non avere pregiudizi verso una firma italiana" parole sante!! Ce ne fosse di più di gente che la pensa così!

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  4. Complimenti a entrambe per la bella intervista e, perché no, per i vostri curatissimi blog.

    Miriam Formenti

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  5. Brave ad entrambe, intervista originale e assieme 'familiare'. Un bel modo di intrattenere le amiche. Roberta Ciuffi

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  6. E' stato un piacere per me ospitare nelle stanze di Moray Place Alessandra... e non posso che ringraziare di cuore tutte voi per i vostri commenti. Spero che continuerete a seguirmi!
    s.

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